Moreno Plozza, un salto nel sogno
28 Gennaio 2014Lo sciatore di Brusio apripista a Wengen
La trasferta di Wengen è stata un’esperienza indimenticabile per il valposchiavino Moreno Plozza. Di questa ci racconta l’atmosfera, la ricognizione con Marco Büchel e la propria prestazione nella discesa del Lauberhorn.
Per Moreno Plozza la convocazione a Wengen, maturata in seno alla Federazione svizzera, è stata una piacevole sorpresa. Il parere di diversi allenatori e l’interessamento del responsabile apripista delle gare di Wengen, Osi Inglin, hanno contribuito alla scelta del ragazzo valposchiavino, rappresentante del Canton Grigioni, fra i giovani che devono fare esperienza sulla pista di discesa libera più spettacolare di tutta la Svizzera. Per lui, naturalmente, si è presentata come un’opportunità imperdibile. Ha potuto così conoscere minuziosamente il tracciato del Lauberhorn, ma anche assistere a tutto ciò che accade a Wengen, per alcuni giorni la capitale del mondo sciistico.
“C’è un’atmosfera favolosa:” – dichiara Moreno Plozza una settimana dopo le competizioni – “il paese, il clima sportivo e allo stesso tempo festoso, l’ambiente internazionale dello sci professionistico, è indescrivibile; e poi c’è l’emozione di stare vicino ai campioni di questo sport”.
Numerose le situazioni entusiasmanti che non aveva mai provato: per esempio, i voli con l’elicottero per i trasferimenti dall’arrivo alla cima del tracciato, oppure il grande boato dei tifosi quando ci si sporge dal cancelletto di partenza. Importantissima dal profilo professionale – come si evince dalle parole del giovane – la ricognizione della pista svolta insieme allo sciatore ex-professionista Marco Büchel. “Ci ha dato una serie di consigli di come affrontare la discesa, i salti, e ci ha mostrato le linee da seguire su un tracciato così insidioso”.
Quattro volte Plozza ha affrontato la mitica discesa. Mercoledì e giovedì facendo da apripista alle prove della discesa libera, venerdì anticipando la discesa valevole per la Super Combinata e sabato cimentandosi come apripista in una delle gare più attese di Coppa del Mondo, in diretta mondiale. Infatti, il brusiese è stato immortalato da una fotografia scattata da amici, davanti al televisore, grazie al riconoscimento della sorella.
“Ho affrontato le prime prove cercando di stare attento visto che la durata della discesa è molto lunga e su questa pista è facile sbagliare, in special modo quando si è stanchi. Venerdì e particolarmente sabato”, sul tracciato accorciato dalle cattive condizioni meteo, “ho rischiato un po’ di più”. Dal vincitore della discesa di sabato, il glaronese Patrick Küng, Plozza ha preso circa 7 secondi di ritardo. All’entrata della S-Kernen ha toccato una velocità di 90 km/h (Küng: 92 Km/h), all’intertempo dopo il ponticello della ferrovia circa i 100 km/h e nel punto più veloce della pista ha raggiunto i 143 Km/h laddove i professionisti sfrecciavano ai 150 km/h.
Emozionantissimo il tratto finale della discesa; passaggio molto tecnico per gli atleti e da brividi per chi guarda. “Arrivati in quel punto senti l’urlare del pubblico dell’arrivo. Sembra che ti incoraggi a finire, ti trascina fin dopo il traguardo anche se le forze sono svanite. Nell’ultima derapata per fermarsi senti che le gambe sono come morte, prive di energia; però c’è anche molta soddisfazione ad avere terminato un tracciato così difficile”. Lo crediamo che Plozza sia molto felice: ha infatti vissuto per alcuni giorni il sogno di ogni sciatore.
Apriamo anche una parentesi sull’inizio di stagione di Moreno Plozza. Prima di Natale ad Arosa e durante i Campionati svizzeri Junior a Veyssonaz, tenutisi in quest’ultimo fine settimana, è riuscito ad abbassare i punti FIS in Discesa Libera, Super G e Super Combinata. Prove per le quali, nonostante qualche sbaglio di troppo, si ritiene soddisfatto.
Dopo due settimane intense il brusiese si prende alcuni giorni di tranquillità in vista delle gare del prossimo mese e in particolare nella speranza di essere convocato come apripista per le gare di recupero di Coppa del Mondo maschile a Sankt Moritz, previste a inizio febbraio.
Per ilbernina.ch : Giovanni Ruatti
