Istruzione Valanghe in Val da Camp

22 Gennaio 2014

Domenica 19 gennaio come ogni anno si è svolta la giornata d’istruzione sulle valanghe organizzata dalla Sportiva Palü Poschiavo. Vi hanno preso parte ben 23 appassionati della montagna e il tema era focalizzato sulle valanghe e loro conseguenze.


Il programma inizia alle 7.30 presso il Ristorante Rossi a Sfazù dove si svolge la parte teorica presentata da Remo, che ci illustra le regole base per la pianificazione di una gita. Infatti bollettini sulle valanghe e previsioni meteo offrono informazioni che, se interpretate correttamente, risultano di vitale importanza per una gita in sicurezza. Dopo la parte teorica, suddivisi in tre gruppi guidati dai monitori Christian, Moreno e Mauro, ci avviamo verso il Rifugio Saoseo. Durante il percorso, anche grazie alle recenti nevicate, possiamo osservare direttamente sul territorio molte situazioni che ci sono state spiegate precedentemente a Sfazù. Verso mezzogiorno arriviamo a Lungacqua, dove mangiamo un ottimo pranzo in compagnia. Dopo di che segue ancora una breve parte teorica che comprende la visione di alcuni filmati. Verso le due usciamo nei pressi del Rifugio, ed eseguiamo alcuni esercizi pratici come la ricerca con l’ARVA (barryvox). Nella sfortunata evenienza di una lavina pochi minuti possono fare la differenza tra la vita e la morte, per questo saper usare correttamente e velocemente questi apparecchi è importantissimo. In caso di un incidente la persona che viene travolta dalla lavina può fare ben poco per salvarsi e la sua vita è in mano ai compagni.
Per questo motivo è importante conoscere le competenze di chi ci accompagna. Un altro fattore importante riguardo la formazione delle valanghe è la stratificazione della neve. La guida alpina Bruno Heis ci ha mostrato direttamente nella neve i diversi strati che si possono trovare e che influsso hanno sulla stabilità dell’intero manto. Infatti bastano pochi centimetri di neve fragile a rendere gran parte del manto instabile e perciò pericoloso. Infine siamo ritornati tutti all’interno del rifugio per le ultime domande e considerazioni. Verso le quattro ci siamo avviati verso Sfazù dove si è conclusa la giornata e ci siamo lasciati sicuramente più consapevoli riguardo ai pericoli che nasconde la neve. Pericoli che non si possono eliminare completamente ma che con una buona preparazione e molta esperienza possono essere ridotti al minimo.
Un grazie speciale va ai monitori Christian, Remo, Mauro, Moreno e alla guida Bruno che con la loro esperienza hanno reso possibile e interessante questa giornata!

Alice Isepponi