In memoria di Salvatore Zala

4 Ottobre 2016

In memoria di Salvatore Zala-Lanfranchi
29 settembre 2016

Dedicato ad un nostro carissimo socio onorario della SPP

Non vi dico addio. Spero di combattere come un soldato delle idee.
Perché nessuno possa dimenticare di quanto sarebbe bello se, per ogni montagna che ci aspetta, ci fosse un vetta, per noi. E qualcuno, un padre, un amore, qualcuno capace di prenderci per mano e di trovare quella vetta e immaginarla, inventarla e sulla sua cima posarsi, con la leggerezza di una sola parola, addio. Questo, davvero, sarebbe meraviglioso. Sarebbe dolce la vita, qualunque vita. E le cose non farebbero male, ma si avvicinerebbero portate dal vento, si potrebbe prima sfiorarle e poi toccarle e solo alla fine farsi toccare. Farsi ferire, anche. Morirne. Non importa. Ma tutto sarebbe, finalmente, umano. Basterebbe la fantasia di qualcuno un padre, un amore, qualcuno. Lui saprebbe inventarla una strada, qui, in mezzo a questo silenzio, in questa terra che non vuole parlare. Strada clemente, e bella. Una strada da qui al montagna.

Giovedì 29 settembre, ci ha lasciati il nostro caro socio onorario Salvatore Zala, per tutti Tore. L’uomo delle innumerevoli idee e sfide in seno alla nostra società.


Lo ricordiamo citando i fatti salienti del suo operato:
– Entrò a far parte della Sportiva Palü Poschiavo dalla sua fondazione il 2 dicembre 1958
– Fu presidente della nostra società dal 1970 al 1976
– Si occupò come responsabile montagna dal 1967 al 1983
– Durante i festeggiamenti dei 75 anni della fondazione della società fu proclamato socio onorario, più precisamente nel 1995.
Tore, nel fior fiore dei sui primi anni come sportivo, si cimentava con passione allo sci alpino, disputando tutte le gare organizzate dalla SPP e naturalmente come tutti amava il mitico derby di Selva e la grande gara del passo del Bernina. Ha coadiuvato intensamente pure ad organizzare per diversi anni il corso sci per gli scolari della valle. In seguito si avvicinò di più alla montagna e come aspirante guida alpina, assieme a Paul Nigg e Othmar Weng, intrapresero e finalmente aprivano, la prima strada per la scalata in esclusiva INVERNALE del Piz Bernina.

Nel 1967 all’interno della SPP iniziò ad organizzare delle istruzioni per gite alpinistiche aperte a tutti i giovani. Ci fu un grande cambiamento nella nostra società, ma pure un grande apprezzamento. Tore diventò presto capo guida aiutato dagli amici Davide Bondolfi, Dino Raselli e Oscar Marchesi.

Nel 1970 , lui idealista dei cambiamenti, propose a un gruppo di appassionati sportivi di intraprendere qualcosa di completamente diverso e l’adesione ci fu. Alcuni nostri valligiani per la prima volta, assieme a Tore presero parte alla maratona engadinese di sci di fondo (precisiamo, era nella sua seconda edizione e gli sci venivano sciolinati nella sua officina privata in Engadina).
Tore non finiva mai di avere idee e sorprese. In quegli anni iniziò a reclutare squadre in valle per partecipare a dei rally di sci d’alpinismo che si svolgevano all’estero e dobbiamo dire che l’entusiasmo per i nostri valposchiavini c’era.

Tore alcuni anni fa per lasciare le tracce del suo operato, ma ancor di più della sua passione per lo sport, ha redatto un quaderno, sul quale viene protocollato ogni attimo di quelle giornate, di quelle passioni condivise (Sportiva Palü Poschiavo 1967-1974), questo sta a testimoniare la passione e la dedizione che lui ha avuto nella sua vita per la nostra società “Grazie Tore!!!”

Ai familiari in lutto le nostre più sentite condoglianze.
Sportiva Palü Poschiavo