Gita alla Cima Viola 3374 m.s.l.m

30 Marzo 2013

Sabato 23.03.2013 gita alla Cima Viola 3374 m.s.l.m 
Come da programma, venerdì sera otto escursionisti dei quali non facciamo il nome… Remo, Moreno, Angela, Daniele, Dario, Anna, Sandra e Maurus

(il nono ci raggiungerà sabato mattina) si trovano al Rifugio Saoseo per l’uscita di sabato alla Cima Viola.

Dopo una cenetta in compagnia ci si prepara moralmente alla lunga uscita del giorno dopo. Alla mattina sono tutti puntuali per la colazione alle 5.15 seguita dagli ultimi preparativi per la partenza. Alle 6 arriva Matteo, responsabile con Remo per questa gita. Subito si parte verso il Lagh Viola, proseguendo lungo la Val Viola verso la Bocchetta 2422. Tolte le pelli ci aspetta la discesa verso l’Alpe Dosdè. Qui facciamo un piccola pausa, rimontiamo le pelli e partiamo per la lunga salita alla Cima Viola, percorrendo la valle Cantone di Dosdè. Il primo tratto è pianeggiante e non crea nessuna difficoltà. Ad un certo punto comincia la salita vera e propria verso la cima. Una parete ripida ci obbliga a montare i coltelli, a causa della neve molto dura e della pendenza non indifferente. In cima a questa parete arriva il punto chiave della salita. Un corridoio di una ventina di metri con una pendenza superiore ai 40 gradi.

Esso va superato con gli sci sul sacco. Grazie alle ottime condizioni della neve in quel punto, possiamo salire abbastanza tranquilli. Si prosegue poi con gli sci per 250 m di dislivello, poi a piedi raggiungendo la cima. Dalla partenza sono trascorse 7 ore. Dopo i saluti e le foto di rito, guardando l’imponente panorama, ci rendiamo conto che siamo fortunati. Sopra di noi splende il sole, ma nelle valli circostanti è la nebbia farla da padrona. Dato che il ritorno è ancora lungo, ci mettiamo subito in marcia per il rientro. Discesa a piedi fino al deposito degli sci e via verso il fatidico corridoio, che ridiscendiamo con gli sci sul sacco senza problemi. Quindi scendiamo verso l’alpe Dosdè. Causa la neve dura e soffiata il divertimento è compromesso. Raggiunta l’Alpe, rimontiamo le pelli e partiamo verso la Bocchetta 2422 che ci sembra di non raggiungere mai. Quindi si scende lungo la Val Viola raggiungendo la Capanna Saoseo. Qui con le gambe sotto il tavolo, riassumiamo le vicende della giornata, come il corridoio del punto chiave, l’attacco Dynafit di Maurus, (che commenta: questa uscita non la dimenticherò mai) i coltelli di Daniele (che non c’erano), ecc ecc. Un’escursione durata 10 ore, per una distanza di 30 km, e un dislivello in salita di 2030 metri: una gita non indifferente. 

A titolo personale voglio ringraziare tutti i partecipanti, per la bella ma dura giornata trascorsa in compagnia. Ringrazio anche quelli che non c’erano ma che partecipano regolarmente alle gite della SPP. Grazie a voi, quelli come me non esperti di montagna possono raggiungere questi traguardi che da soli non avrebbero mai il coraggio di affrontare.


Dario Formolli