Daniele Branchi, una scheggia dello sci valposchiavino

25 Aprile 2013
engadin, st_moritz, graubuenden

C’è un giovane atleta da tenere d’occhio!

Il ragazzo di Spinadascio ha appena terminato una stagione da incorniciare dimostrando di essere uno dei più forti atleti grigionesi nelle categorie giovanili. Lo incontro con sua mamma Denise.

Daniele Branchi, nato il 3 febbraio 2001, ha un corpicino minuto e un viso birichino che trasmette allegria. Si capisce subito che è un giovane molto sveglio e pieno di vitalità. Adocchiato dalla Trainingzelle Alpin Oberengadin – OSNK, con la quale si allena dalla primavera 2012, il piccolo sciatore ha tutte le carte in regola per puntare in alto nello sci alpino.

Occorrono parecchi anni e innumerevoli sacrifici per arrivare al mondo professionistico, magari ai livelli di Ted Ligety, il suo sciatore preferito, ma finora i risultati nelle competizioni engadinesi e grigionesi promettono bene: primo al campionato engadinese Best Cup vincendo 6 gare su 7 negli Under 12, secondo nella classifica generale della coppa grigionese BSV ottenendo un primo posto nella Combirace di Obersaxen e una serie di podi nelle altre gare. Ottime le prestazioni nei giorni conclusivi della BSV Cup a Sankt Moritz (11-12-13 aprile 2013) dove, oltre ad aver scalato la classifica raggiungendo il secondo posto, ha dimostrato di essere stato il migliore della tre giorni nella classifica Under 12 della Combinata (Slalom speciale, Slalom Gigante e Super G).

Altra grande soddisfazione è stata la vittoria alle qualifiche del Grand Prix Migros. Sotto gli occhi increduli della mamma Denise, il 9 febbraio 2013 ad Arosa, Daniele supera agevolmente le porte del Gigante e fa segnalare il miglior tempo nella categoria annata 2001. Partenza quindi per la finale a Stoos nel Canton Svitto. Su una pista devastata dai passaggi, simile a quelle di freestyle se non a quelle di motocross, dove conta più la fortuna e la maniera spericolata rispetto alla bravura, Daniele scende in modo giudizioso puntando ad arrivare al traguardo senza farsi male. La prestigiosa gara è comunque valsa come un’ottima esperienza che verrà sicuramente utile negli anni venturi.

Il piccolo sciatore valposchiavino ha vinto anche la Raiffeisen Cup, la finale della gara organizzata dalla Sportiva Palü Poschiavo e la Coppa Marc Berthod, valevole come finale della Best Cup, a Sankt Moritz. Quando non commette alcuna sbavatura durante le discese, Daniele può competere con i ragazzi più grandi di lui. Il 12 gennaio 2013 a Zuoz, seconda giornata della Best Cup, ha fatto addirittura registrare il quarto miglior tempo fra gli atleti compresi nelle annate 1997-2001.

I numeri di Daniele Branchi parlano di una stagione esaltante maturata grazie alla preparazione atletica e tecnica. Lo stanno seguendo esperti allenatori dell’OSNK come Fabio Becchimanzi, Alberto Gini, Claudio Villetta per lo sci, e Wolfgang Hoffmann per la condizione fisica. L’allenamento è mirato per lavorare sui punti critici di ogni atleta e Daniele è molto meticoloso nella cura dei particolari che riguardano la sua impostazione sciistica. Più e più volte prova a ripetere un insegnamento dei maestri finché non gli riesce perfettamente migliorando in questo modo la sua tecnica.

In inverno Daniele svolge 3 allenamenti durante la settimana e nel weekend partecipa alle competizioni. Abbinare scuola con voti molto buoni e allenamento in Engadina è molto impegnativo, ma lo spirito è quello giusto. Tanta è la passione e la voglia di migliorare, fondamentale è lo slancio di applicarsi a tal punto che Daniele non sembra soffrire particolarmente queste giornate pienissime e movimentate. Per poter affrontare al meglio l’attività sportiva, Daniele e sua mamma ringraziano l’appoggio del direttore della Scuola di Poschiavo, Arno Zanetti, e della sua maestra Laura Costa.

Inoltre Daniele ringrazia la famiglia che lo supporta pienamente nella sua attività sportiva, i nonni che sono i suoi primi tifosi, gli allenatori dell’OSNK che dedicano del tempo alla sua preparazione atletica, il suo primo allenatore Silvio Costa con tutti i suoi collaboratori della Sportiva Palü, la società dove ha cominciato a muovere i suoi primi passi e che gli ha permesso di crescere nella sua passione per lo sci alpino.